lunedì 30 agosto 2010

Camminare, Cantare e Danzare, 11-12 settembre

Il secondo we di settembre è denso di appuntamenti. Sagre e feste di paese non mancano. Ce n'è una dedicata alla musica occitana che si svolgerà ad Ostana (CN) domenica 12 settembre: Chantar e Dançar a Ostana.

La musica occitana mi ha sempre affascinato, con i suoi balli e i suoi strumenti antichi.
Ci sarà Luca Pellegrino, un musicista innamorato delle sue valli che ho ascoltato ad un concerto. Accompagnerà le persone per il borgo di Ostana insegnando 10 canzoni popolari. Nel pomeriggio si balleranno i balli occitani.


Il giorno precedente, ci sarà un bellissima iniziativa: la festa delle Marittime e del Mercantour in vetta.
Si tratta di un evento organizzato da due parchi, italiano e francese, tra cui c'è molta collaborazione. Per festeggiare i 30 anni di istituzione sabato 11 settembre ci saranno,contemporaneamente, 30 escursioni di diversa difficoltà, 20 in Francia e 10 in Italia. A mezzogiorno tutti gli escursionisti saranno in cima alle varie vette e ogni gruppo soffierà su una candela esprimendo un desiderio a favore delle biodiversità.Gli accompagnatori saranno guardiaparco, guide naturalistiche e per le gite più difficili ci saranno guide alpine. Le escursioni sono gratuite.

Tutte le escusioni e le informazioni si trovano nel sito http://www.parcoalpimarittime.it/ (cliccate su Festa delle Marittime)

La stessa sera si svolgerà a Valdieri la festa storica Anin a balar cun masche e saervan.Durante la festa suonerà un gruppo occitano e ci saranno danze occitane.


Chi non vorrà ballare con le masche, potrà assistere sabato 11 alle 21, al concerto di Guccini a Torino. Nonostante i biglietti fossero già esauriti il giorno prima che io andassi a comprarli, c'è qualcuno che spera di trovarne all'ultimo minuto davanti al Palaisozaki.

Riepilogando
- Sab11 in giornata - Festa delle Marittime e del Mercantour in vetta - Parco delle Alpi Marittime (CN)
- Sab11 in serata - Anin a balar cun masche e saervan - Valdieri (CN) oppure Guccini - Torino
- Dom12 in giornata - Chantar e Dançar - Ostana (CN)
Se intendete partecipare a questi eventi in compagnia di amici di BoPi, contattateci: ci daremo un appuntamento sul posto e, se e' il caso, organizzeremo insieme il viaggio.
Laura e Dina

martedì 3 agosto 2010

Da Ceresole Reale verso le Valli di Lanzo (TO) - 31 lug. 01 ago 2010

Sabato 31 luglio, ore 5:00, suona la sveglia. Fuori è ancora buio, ma giusto il tempo di fare un po’ di colazione e di prepararsi, che la prima luce del mattino ci rende già attivi e ben predisposti per un nuovo ed entusiasmante trekking.
Questa volta ci aspetta una traversata con pernottamento a 2500 mt di quota, più o meno, quindi zaini più grossi, più carichi ed ingombranti; solo la tenda pesa circa 3,3 kg. Altra parte consistente del peso è data dai viveri che dovranno servirci per 2 pranzi, una cena ed una colazione, senza contare quei generi di conforto, che potrebbero essere lasciati a casa, ma che servono per riscaldarci il fisico e anche lo “spirito” (occorrente per tisane calde, caffé e “pusa caffè” ).
La partenza è al capolinea dell’autobus di via Fiocchetto a Torino; mezzo alternativo per raggiungere l’inizio del nostro trekking. Questo mezzo di trasporto ci permette di viaggiare tutti in gruppo, di non dover usare varie auto (che poi sarebbe complicato recuperare, visto che si parte da una vallata e si arriva in una adiacente) e personalmente mi riporta indietro alle piacevoli gite scolastiche e ancor di più alle belle uscite con i boy scout, una vita fa.
Anche per questo trekking il gruppo è ristretto a sette unità ed anche questa volta le femminucce sono in maggioranza rispetto ai maschietti. Forse molti hanno scelto di “divanarsi” (neologismo della sorella di Alessandra, che vanta il primato di non aver saltato nessuna delle gite di Boscaglia Piemonte, complimenti !) invece di provare a respirare un po’ di emozioni in alta quota.
Dopo 2 ore e mezza di autobus (con cambio a Pont Canavese) finalmente arriviamo a Ceresole Reale, giornata fantastica ! Ci fiondiamo subito in un bar per una seconda colazione e per una tappa idrica.
Zaini in spalle e GPS attivato, si parte! Pino, organizzatore della camminata, ci racconta un po’ di Ceresole Reale, della sua diga e del suo lago artificiale, nonché ci ragguaglia sul percorso che stiamo per affrontare; tutto ciò mentre facciamo rifornimento d’acqua ad una fontanella sita in mezzo ad una aiuola, con tanto di cartello “VIETATO CALPESTARE LE AIUOLE”, che vorremmo rispettare, ma non abbiamo le braccia così lunghe per raggiungere l’acqua e non violare la legge. No comment!



Attraversiamo la diga e poi ci inerpichiamo su per un sentiero immerso in un fantastico bosco di larici. Essere all’ombra ci aiuta indubbiamente nell’affrontare il dislivello di 1100 metri che ci porterà fino alla vetta del “Colle Crocetta”, luogo scelto per la tappa del pranzo.
Come ogni buon posto lo troviamo già “occupato” da un paio di coppie che stanno facendo un trekking simile al nostro e anche loro, in compagnia dei loro cani, stanno desinando. Comunque posto ce n’è anche per noi e nel fare amicizia scopriamo che “divideremo”, pure, lo stesso pianoro per la notte.
Anche loro hanno deciso che monteranno le tende nei pressi del lago di Fertà. Evidentemente il posto è proprio l’ideale per accamparsi.



Verso le quattro del pomeriggio, tra la nebbia, vediamo apparire un laghetto e dopo una breve perlustrazione del luogo, scegliamo quello che riteniamo il punto migliore per accamparci.
Siamo sudati, il sole si nasconde e l’aria fredda ci fa imbacuccare come in pieno inverno. Tende montate e acqua sul fuoco, nell’attesa di una calda tisana, Dina ci legge un racconto dal libro raccolta di Alessandro Vergari “Pensieri positivi”. Bella questa idea di Dina che ad ogni pausa lungo il cammino ci ha allietati con queste pillole di saggezza. Un altro bel modo di condividere questa meravigliosa esperienza.
Finalmente la nebbia si dirada e possiamo godere di un’ultima oretta di sole prima del tramonto. Che spettacolo ! Facciamo un giretto intorno al lago e ci godiamo il panorama.
Perdiamo la cognizione del tempo lasciandoci trasportare con la fantasia dai pensieri più puri e semplici fluttuando quasi sulle nuvole che sfiorano le cime delle vette più alte che ci circondando.
Torniamo alla realtà e al campo base prima di riamanere senza luce (le torce sono rimaste nelle tende) ed avvolti dalla nebbia che sta tornando. Certo che questo paesaggio non è sicuramente monotono.
Si è fatta ora di cena, sarebbe stato proprio bello aver portato con noi il necessario per una buona minestra calda, meglio ancora una fantastica polentata, ma il peso degli zaini sarebbe aumentato troppo e quindi ci accontentiamo di qualche panino, dell’insalata di riso, del tonno e soprattutto della “carciofella”!
Pino e Claudia la provano ad associare ad ogni altro alimento e pare sia sempre apprezzata.
Per concludere la serata e scaldarci un po’, beviamo un’altra tisana e subito a seguire dell’ottimo Genepy portato da Paolo e Rosalba. Sono solo le dieci meno un quarto, ma siamo stanchi, Dina ci allieta con una preghiera indiana e poi decidiamo di andare a dormire con l’intenzione di svegliarci verso mezzanotte per osservare le stelle.
Sinceramente io mi sono risvegliato al mattino verso le 6:30 circa, Pino aveva messo la sveglia, ma scopriremo, in seguito, che l’aveva puntata alle 12:00 e non alle 24:00. Dina dice di essersi svegliata e di aver pensato che nessuno l’avesse chiamata. Pare che lo spettacolo fosse bellissimo. Conferma anche Claudia che dice di aver goduto della vista della luna che si rispecchiava nel lago. Si saranno realmente svegliate oppure l’avranno sognato ?
Paolo, Rosalba ed Alessandra hanno dormito o comunque non sono usciti dalle loro tende e quindi non possono ne smentire ne confermare.

Domenica 1° agosto verso le 7, destati dai primi raggi del sole, ci alziamo, facciamo colazione ed iniziamo a sbaraccare. La nebbia se ne è andata completamente e lo spettacolo è sublime.
Verso le 9 e mezza siamo pronti per affrontare la lunga discesa (circa 1600 mt. di dislivello), che ci porterà a Bonzo, frazione di Groscavallo, comune della val grande di Lanzo.
Abbiamo appuntamento, verso mezzogiorno, con Eraldo, Carlo e Patrizia, che stanno salendo per il sentiero che poi affronteremo insieme, sullo splendido pianoro delle “riane”. Mi ricorda un po’ il telefilm “La casa nella prateria”. Ci abiterei volentieri in un luogo del genere.
Alle 12:00 suona la sveglia di Pino, ma non siamo ancora arrivati e le stelle sono già passate. Tanto la nebbia si ripropone e noi siamo contenti di essere sulla strada del ritorno e di scorgere il pianoro del rendez-vous.
In lontananza vediamo delle sagome ed ipotizziamo siano i nostri amici, altre sagome in zona ci fanno cambiare idea. Lungo l’ultimo tratto di discesa prima del piano facciamo un aperitivo con degli ottimi mirtilli.
Con solo mezz’ora di ritardo sulla tabella di marcia arriviamo al posto tappa, ma dei nostri amici non c’è traccia, nemmeno delle bottiglie di vino, che pensavamo fossero già in fresco nel ruscello.
Decidiamo, nell’attesa, di rigenerarci, con un fantastico pediluvio. L’acqua è proprio fredda e farci un bagnetto sarebbe impresa non facile, per temerari.
Ecco finalmente i nostri amici, che non solo hanno portato due ottime bottiglie di vino bianco, ma ci deliziano anche con del melone e della crostata di mirtilli. Ricambiamo mettendo in comune quei viveri che ci sono rimasti e con gioia festeggiamo questa bella giornata mangiando insieme.
Dopo una meritata pennichella ci rimettiamo in marcia; ebbene si abbiamo ancora circa 700 mt. di dislivello da affrontare.
Questo bosco, dove si snoda il sentiero, che dobbiamo percorrere, è composto da faggi e castagni; peccato non essere nel periodo dei porcini. Sembra un bosco da fiaba.
Cammina che cammina arriviamo alla fontana magica … che di magico ha solo il fatto di avere dell’ottima, freschissima acqua che ci permette di riempire nuovamente le borracce e di dissetarci. Una bella magia!
Qui Eraldo e Carlo ci salutano e recuperata l’auto ritornano a casa. Patrizia decide di aggregarsi alla comitiva e ritornare a Torino con noi.
Ultima fatica e finalmente arriviamo a Bonzo. Prima o poi ognuno trova il suo bonzo. Questo per noi aveva un significato importante. Il raggiungimento del nostro obiettivo. Decidiamo di premiarci, nell’attesa dell’autobus, che passerà tra circa 2 ore, con qualche fresca birretta, accompagnata da degli ottimi salumi e formaggi.
Il viaggio di ritorno va via veloce, ci salutiamo e ci auguriamo buone vacanze ! A settembre ricominceranno i trekking; ora ognuno va per la propria strada e torna a casa portando con se un po’ di ciò che ha condiviso con gli altri in amicizia e in allegria.
Grazie a tutti per aver camminato insieme ed a Pino per aver organizzato questo bel trekking.



Claufo

P.S. altre foto qui : http://www.facebook.com/album.php?aid=2063686&id=1546977660&l=3538913f02

lunedì 2 agosto 2010

Sabato 31 Agosto, Lago di Ferta', Valle Grande di Lanzo.

Partiti dalla vicina Valle di Ceresole, ci siamo accampati sulle sponde del Lago di Ferta'. Domani ritorneremo alla civilta', ora siamo soli con le montagne, tra qualche ora il buio e le stelle. Dina legge la Preghiera della Buona Notte.

Buona notte Montagne,
voi dovete proteggerci questa notte.
Noi siamo stranieri, ma siamo brava gente.
Non vogliamo fare del male a nessuno.
Buona notte Signor Pino,
ci siamo accampati sotto di te.
Tu devi proteggerci questa notte.
Buona notte Signor Gufo.
Mi sa tanto che ci siamo accampati in casa tua.
Siamo brava gente, non cerchiamo guai,
e' solo che siamo in viaggio.
Buona notte capo Serpente a Sonagli.
Buona notte a tutti.
Buona notte, popolo delle Erbe,
abbiamo steso i nostri giacigli proprio sopra di voi.
Buona notte, Terra,
siamo straiati proprio sulla tua faccia.
Devi prenderti cura di noi,
vogliamo vivere a lungo.

(Da 'Racconti Indiani' di Jaime De Angulo)