martedì 14 dicembre 2010

"Incontri con l'autore" a San Benigno Canavese


Mi chiamo Gianluca Bonazzi e Vi scrivo, come se Ve lo potessi dire a voce, per invitarVi alla mia serata, il prossimo venerdì.
Non si parlerà di un libro, di cammini, di persone, di luoghi, di oggetti.
Questi sono certamente importanti, ma li sento come aghi e fili, cioè in pratica strumenti di un qualcosa di più grande, di una grande tela che chiamo UTOPIA.
Vi parlerò della mia utopia, che si muove gioiosa e brillante come un bizzarro diamante bianco in un mondo sempre più difficile.
Ognuno di noi dovrebbe riconoscere e custodire la propria utopia.
Ogni cammino sogna utopie ad occhi aperti in grado di salvare la vita.
L' utopia non è solo un sogno, è qualcosa che va molto oltre, è la terra immaginaria di Avalon che custodisce tutti i miei sogni più profondi.
Brindo alla vita tutte le volte che posso ed essa, sedotta, mi sta ricompensando.


 L’Associazione Sorriso, con il patrocinio del Comune di San Benigno Canavese ha organizzato una una serie di "Incontri con l'autore" e venerdì 17 dicembre, alle ore 21.00, presso la Biblioteca "Pierre Octave Fasani", Gianluca Bonazzi parlerà del suo taccuino di viaggio nato in seguito al viaggio-evento GeMiTo che lo ha portato a camminare lungo i tre lati del triangolo industriale Genova-Milano-Torino.

giovedì 28 ottobre 2010

Mercoledì 10 Novembre BoPi e le Erbe

...quante ne incontriamo lungo i sentieri, ci fermiamo ad osservarle, fotografarle. Alcune ci sono note, di altre sappiamo poco. Gli anziani, soprattutto quelli delle montagne, le conoscevano molto bene e la loro vita era legata alla Natura in modo più semplice e diretto che adesso. Mercoledì 10 Novembre non vi invitiamo ad una camminata ma ad una conferenza...
Dina

(Cliccare sulla locandina per leggerla)

sabato 23 ottobre 2010

Viandanti Pensieri a Casale Monferrato: 30 - 31 ottobre

Ogni cammino dona il tempo della consapevolezza:

l' anima, specchiandosi nel paesaggio, si apre al futuro.
GB

Quante volte abbiamo letto questa sigla, GB, nei "camminareinforma", ne "il cammino", a firmare pensieri brevi ed intensi sulla vita come cammino o sul cammino come vita?
Chi ha camminato con GeMiTo ha già avuto modo di conoscere Gianluca Bonazzi, componente del gruppo di Camminattori del Movimentolento.

Ora Gianluca tornerà a Casale, sabato 30 ottobre, per presentare i suoi “Viandanti Pensieri”.
Proprio dove a maggio lo abbiamo incontrato, presenterà il suo libro-taccuino durante una passeggiata nel centro storico della cittadina del Monferrato, con partenza alle 15.00 dalla Cittadella.

Domenica 31, l’associazione OperO di Ozzano e gli amici del CAI di Casale accompagneranno Gianluca e coloro che vorranno sul percorso de "La via del Cemento" da Ozzano a Coniolo. Ritrovo ad Ozzano, piazza della Stazione ore 9,00.

Tutti gli amici camminatori sono i benvenuti ad entrambi gli eventi!
Laura

domenica 10 ottobre 2010

Domenica 3 Ottobre - BoPi ritorna al Presepe Walser

Ci sono luoghi che si conoscono e raccontano per immaginazione. Si parte con l'idea di vedere apertamente tutto ciò che promettono, poi a volte l'occhio deve accontentarsi di pochi suggerimenti, e concentrarsi su du essi per provare a guidare i passi... Alla partenza dell'escursione si vede poco e pioviggina, volteggiano pensieri quasi inevitabili di domeniche pigre e sedentarie, ma alla fine si decide di camminare.

Valser

Si parte tardi, ma si parte. Si avanza lentamente nella nebbia senza vedere la meta prevista e senza fissarne una alternativa. E' strano muoversi con così pochi metri di sentiero visibile, senza i familiari riferimenti di cielo e sfondo. Camminando nella nebbia sembra di stare dentro un film di sequenze sospese e immobili che stentano a unirsi in una trama.

gocce (6)

gocce (4)

gocce (7)

Steli d'erba e aghi di conifera imperlati di minuscole gocce, la radura che rivela un bosco invisibile, il rumore di campanacci forse lontani o forse no, la sagoma flou di una delle tante baite isolate lungo il vallone. Tutto si collega col cammino e si completa con l'imaginazione. Dopo alcune ore si torna nuovamente al punto di partenza, riflettendo sulle visioni e sulle suggestioni che una giornata di sereno ci avrebbe celato. Chissà che cosa pensavano gli antichi Walser quando certe giornate autunnali di pioggia e nebbia avvolgevano il loro presepe...



sabato 25 settembre 2010

BoPi e l'anello di Santa Cristina

Vigilia bagnata (e fortunata)
Rendiamo anzitutto onore al merito. Senza Luca Mercalli (Nimbus) e il servizio meteo dell'Arpa, questa gita non si sarebbe fatta. Sabato a Torino ha piovuto tutta la giornata, il cielo era completamente coperto, e mai avremmo pensato ad una domenica di sole. Le previsioni del tempo, invece erano concordi: piogge in esaurimento nella notte, cielo parzialmente nuvoloso con sole a tratti. E noi, che crediamo nella meteorologia e nelle scienze esatte, sabato andiamo a letto fiduciosi: domani sole a palla!


In treno
Domenica mattina appuntamento alle 9:00 alla stazione di Madonna di Campagna, niente levatacce, abbiamo gia' dato la scorsa volta. Oggi lasciamo l’auto a casa, si viaggia in treno: perche' inquina poco, perche' in treno si socializza meglio, non si fanno code, e poi perche' la ferrovia che useremo, la storica Torino Ceres, dopo Lanzo diventa bellissima, sfidando la montagna con arditi viadotti e gallerie. Arrivati a Ceres, saliremo al santuario di Santa Cristina, arroccato sullo spartiacque tra la Val d'Ala e la Val Grande. La discesa avverra’ poi per la Val Grande. Da qui, sulle ampie praterie del fondovalle, ritorno a Ceres per completare l'anello.






Guest Star della giornata
Senza nulla togliere agli altri partecipanti, convenuti numerosi in numero di undici, l'escursione di questa domenica e' segnata dalla gradita partecipazione di Ludovica e Silvia, che in modo diverso hanno dimostrato calore e simpatia per BoPi.
In treno incontriamo e conosciamo Ludovica. Si era iscritta alla gita, ma poi problemi di salute le hanno impedito di partecipare. Ludovica ha comunque voluto venire a conoscerci, facendo in treno il viaggio con noi, e tornando quindi a Venaria dopo una sosta a Ceres. Rimettiti presto, Ludovica, ti aspettiamo alle prossime uscite..
E' con noi anche Silvia, di Boscaglia Emilia, venuta sabato direttamente da Bologna per rivedere gli amici di BoPi e conoscerne altri. Silvia e' poi tornata a casa prendendo un treno nella serata di Domenica. Grazie Silvia della tua visita, contiamo di ricambiare a breve.







La cappella degli appestati
Saliamo in un bel bosco di faggi e castagni, riconosciamo anche due alberi di Bosso, molto grandi. Sosta a meta' salita alla cappella degli appestati, un nome singolare, per una cappella in effetti molto particolare. Nel seicento Ceres fu colpita da una epidemia di peste, per questo gli abitanti costruirono questa cappella nel bosco, che permetteva loro di partecipare alle funzioni religiose all'aperto, senza accalcarsi negli spazi chiusi di una chiesa. Domenico, per nulla intimorito dal nome sinistro posa sorridente accanto alla cappella.





In cima al Santuario
Siamo a 1340 metri, arrivati al Santuario, costruzione aerea in bilico tra due valli. Il panorama e' di tutto rispetto: in un solo colpo d'occhio abbracciamo la val grande e la val d'ala, davanti a noi invece Ceres e la pianura torinese. “Sembra di stare sulla prua di una nave“ suggerisce qualcuno, e l'analogia marina e' rafforzata dalla montagna alle nostre spalle: si chiama .. Monte Rosso!
Riposiamo sulle antiche lose del Santuario, facendosi accarezzare dal sole che non ha mancato all'appuntamento. Quindi, secondo protocollo, foto di gruppo.











FantaBoPi 2011
La discesa e’ quasi una scalinata unica che si snoda in una splendida faggeta fino a Cantoira . Si fa un po’ di fatica, specie nella parte iniziale, perche la pietra degli scalini e’ un po’ umidiccia. Arrivati sul fondo valle, ampi spazi prativi fanno da scenario al nostro ritorno a Ceres. “Dobbiamo tornarci in questo posto” ci diciamo, e il pensiero va alle attivita’ e al calendario di escursioni del prossimo anno (nome in codice fantabopi 2011) .






I dolci di Ceres
Si dice Ceres, e uno pensa subito alla birra. In effetti questo grazioso borgo non c'azzecca niente con la birra danese. O forse no. Diciamo allora per gli amanti della filologia e della birra, che Ceres potrebbe derivare il suo nome dalla dea Cerere, la dea romana delle messi. E appunto a questa dea, informa wikipedia, si deve il nome della famosa birra. Birra o non birra, a Ceres abbiamo apprezzato soprattutto i dolci: i baci di Ceres, offerti da Laura a fine gita, sono rapidamente scomparsi dalla vista. Appena il tempo per una foto...


lunedì 20 settembre 2010

Sabato 25 Settembre: una cena per mille


Il 25 settembre in piazza Carignano, all'interno della manifestazione "Torino Spiritualità" , è stata organizzata una cena per 1.000 persone realizzata esclusivamente con scarti e materiale di seconda scelta. La cena è gratuita. L'evento ha l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico e di riflettere su altri modelli di consumo più consapevole, alla luce dell’enorme quantità di cibo commestibile che la nostra società butta e dimentica, e del danno ambientale e umanitario che ciò determina. È preparata esclusivamente con cibo recuperato da eccedenze della produzione agroaliamentare ed è ispirata all’iniziativa “Feeding the 5.000”, organizzata da Tristram Stuart nel cuore di Londra il 16 dicembre 2009. La cena collettiva è realizzata in collaborazione con Slow Food, come anteprima di Terra Madre (21-25 ottobre) seguendo i principi e le azioni antispreco di Last Minute Market. Come introduzione alla cena e' prevista la conferenza
Sprechi. Ripensare il mondo del cibo
Carlo Petrini (Slow Food), Andrea Segrè (Last Minute Market) dialogano con Tristram Stuart. Cortile di Palazzo Carignano, ore 18:00.

Sei sei interessato a partecipare alla cena o alla conferenza insieme agli amici di BoPi, contatta Domenico, oppure Pino.