lunedì 5 luglio 2010

Da Balme al bivacco Gandolfo - 04 lug 2010

Se non siete mai stati in montagna o non avete mai partecipato ad una gita in montagna, una volta si chiamavano gite, quando ero ragazzino e ci andavo con i miei genitori, ora si chiamano trekking, ma relativamente a quanto di seguito espresso non cambia nulla, dicevo se non avete mai, almeno, partecipato ad un trekking, beh probabilmente, potrebbe esservi passata per la mente la seguente domanda: “che cosa ci troveranno mai (coloro che ci vanno, in montagna), nel prepararsi alcuni panini a casa, nello svegliarsi presto, nel percorrere svariati chilometri prima in auto e poi a piedi su per ripidi pendii, magari sotto il sole cocente, faticando e sudando, solo per mangiare i panini di cui sopra, ad una quota maggiore di quella di casa propria ?”
Certamente, se vi siete posti una domanda simile, avete una visione molto limitata di un trekking e vi invito a provarne almeno uno …. e perché no quello che abbiamo fatto ieri.
Che giornata ! Che posti ! Che meraviglia ! Se poi condite il tutto con dell’ottima compagnia, eravamo ben in quindici, beh che dire ? ma che ve lo dico a fare ? provate !

Dopo aver lasciato le macchine in un piccolo slargo subito poco dopo Balme e più precisamente a frazione Cornetti, ci siamo incamminati per poche centinaia di metri sull’asfalto, abbiamo attraversato un ponticello e siamo finiti in un bosco “incantato” fresco e verdissimo.
Appena fuori dal boschetto il panorama si apre e ci presenta delle fantastiche montagne frastagliate e pregne di cascatelle e torrentelli che scorrono costantemente; montagne delimitate da un cielo limpido tale da creare un distacco così netto da rendere quasi possibile ritagliarne i bordi per portarsi a casa nella mente e negli scatti delle varie macchine fotografiche, quelle meravigliose composizioni naturali create dal miglior artista mai esistito.
Ancora saturi della poesia creata dal meraviglioso paesaggio, proseguiamo in territorio “nemico” la nostra gita. Ebbene si ci ritroviamo faccia a faccia con delle mucche che pascolavano tranquille e non ritenendoci una minaccia, evidentemente, hanno pensato bene di proseguire il loro pranzo senza considerarci minimamente.
Qui il sentiero si è fatto un po’ più ripido, ma la sorpresa migliore stava per arrivare. Il nostro percorso prevedeva di attraversare un torrente di circa 3-4 mt. Purtroppo non c’era un punto che ci permettesse di saltellare da una rocca ad un’altra e non avendo ancora imparato a camminare sulle acque, non abbiamo avuto altra scelta che quella di toglierci gli scarponi e di immergervi i nostri piedi.
Li per li, visto il gran caldo, senza pensarci molto e forse ricercando anche un po’ di refrigerio ci siamo immediatamente catapultati nelle “chiare, fresche e dolci acque” o meglio GELIDE per uscirne il più presto possibile. Bella poi la sensazione della circolazione che pulsava nei piedi ancora umidicci.
Altro “strappo” ripido e poco dopo siamo arrivati al lago di Paschiet (2001 mt) … dico tra me e me: “oggi non pensavo che mi avrebbero stupito con gli effetti speciali”.
Penso subito che sia il posto ideale per la sosta pranzo, vista l’ora e il brontolio dello stomaco, ma vengo smentito immediatamente e ripartiamo, dopo alcuni scatti fotografici, su per un altro ripido sentierino.
Giunti alla sommità, questa volta si che possiamo scorgere il bivacco Gandolfo e i due laghi verdi, altro paradiso terreste.
Decidiamo di rifocillarci lungo la riva di uno di essi e non appena ci siamo sistemati ed abbiamo addentato il primo panino … inizia a piovere. Poche gocce, poco fastidiose, alle quali non diamo minimamente peso.
La pennichella purtroppo è stata interrotta bruscamente da quelle gocce che, evidentemente infastidite dall’essere state ignorate, avevano pensato bene di chiamare rinforzi e di costringerci a levare le tende.
I più temerari non indossano nemmeno la giacca e altri si ricoprono con la mantella, che per la terza gita consecutiva, si vuole rendere protagonista, ma non gliene viene dato modo visto che una decina di minuti dopo il sole torna a splendere.
Ormai avevamo ripreso il cammino del ritorno e pian piano (più o meno) siamo tornati a valle dove ci siamo concessi una “vacanza balneare” lungo la riva del fiume; alcuni tornati un po’ bambini, complice il caldo, il sole e l’acqua, inevitabilmente si sono rinfrescati un po’ più del previsto. Altri hanno deciso di ottenere la stessa freschezza tracannandosi una fantastica birra in un baruccio in prossimità del parcheggio delle auto.
Grazie a tutti per la bellissima giornata !
Grazie a Matteo per l’organizzazione e per averci permesso di mangiare i nostri panini immersi nel paradiso terreste. Sicuramente quei panini si trasformano lungo il cammino e diventano fantastici, provare per credere.
Claufo

P.S. alcune foto (dalla 128) al solito link: http://www.facebook.com/album.php?aid=2057765&id=1546977660&l=cdf9e418be

2 commenti:

  1. Ciao a tutti,
    grande commento Claudio!
    Ecco alcune foto fatte dal sottoscritto.
    Vogliate gradire..
    http://www.facebook.com/album.php?aid=53729&id=1662701844&l=b7f9ec6b10

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  2. belle foto e bei personaggi!!! alcuni non li avevo neanche riconosciuti... Finalmente sei tornato a fare foto: era ora! Laura

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